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Mi racconto, vi racconto

  • Immagine del redattore: Arianna Ventura
    Arianna Ventura
  • 21 ott 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Potrà sembrare un titolo banale o scontato, ma se vi fermate per un attimo a pensarci non è proprio così. Perchè la frase be yourself - sii te stesso - che in inglese rendere ancor di più, ci motiva e ricorda che bisogna seguire il nostro istinto, quello che ci piace davvero fare. Ed è con questo motto che voglio ripartire la dove avevo lasciato tutto, o quasi. Per chi non mi conosce, o semplicemente non lo sa, all'età di 16 anni avevo aperto un blog, uno dei tanti direte voi. Effettivamente era un semplice sito aperto da una ragazzina che era alla ricerca della sua strada, e ancor più di tutto sentiva l'esigenza di scrivere e farsi leggere, da un pubblico più ampio della cerchia famigliare. In fondo aprire un blog non è così complesso, basta avere un titolo, qualcosa da scrivere e qualche conoscenza grafica. La parte difficile arriva dopo, quando dalla semplice esigenza di voler scrivere, capisci che c'è bisogno di molto di più, c'è bisogno di tempo, costanza e tanta creatività. Il mio blog passo passo mi ha aperto le porte di quel mondo che sembrava irraggiungibile, lontano dalla vita di tutti giorni. Ho avuto tante occasioni, ho conosciuto persone, visto cose, fatto dei viaggi e mi ha introdotto anche nel mondo del lavoro.

Credo che siano due gli aspetti che spesso tendono a limitarci nelle nostre scelte, un pò la pigrizia e un pò la paura del giudizio degli altri.

Per la prima, bè li sta a voi decidere cosa fare, credo che alla nostra età arrivi il momento in cui si sente l'esigenza di credere fortemente in ciò che ci piace fare. Tante, tantissime volte si avrebbe voglia di staccare per un pò la spina da tutto, soprattutto quando sembra che il mondo esterno pretenda troppo da noi. Però se ci si pensa bene, forse bisogna andare oltre, bisogna puntare tutto su quello in cui crediamo, e fare le cose bene...poi come si dice, andrà come andrà.

Ma ora parliamo dell'altro aspetto, probabilmente quello più difficile da gestire, quello che spaventa di più. Il giudizio degli altri. Qui ci sarebbe da scrivere un capitolo, anzi un manuale, perchè le cose da dire sarebbero davvero tante. Ma in fondo, sapete cosa vi dico, non ne vale la pena. Perchè mai dovreste farvi limitare dal giudizio di qualcuno? Perchè mai non dovreste fare qualcosa che vi piace solo per paura di essere giudicati? Quando si rende pubblico qualcosa, è vero, bisogna tenersi pronti a tutto. Ma in fondo, chissene frega, tanto esisterà sempre un motivo, anche il più banale per essere criticati. E poi i vostri sogni sono troppo forti per essere limitati da qualcuno. E anche i miei. Qualche anno fa al liceo vennero delle persone a parlarci di argomenti grandi, come il futuro lavorativo e come prepararci ad entrare nel mondo degli adulti. A me sembravano cose così lontane che ascoltai solo una piccola parte delle loro parole. Ma poi venni catturata da una frase " Ragazzi ricordatevi di una cosa. Iniziate adesso a dedicare tempo alle vostre passioni, iniziate a coltivarle per bene. Datevi già da fare adesso, non aspettate di finire l'università. Perchè ogni cosa che farete può essere paragonata ad un puntino, e vi assicuro che arriverà un momento in cui questi puntini si uniranno, e voi vi troverete già davanti un percorso abbastanza delineato, senza nemmeno rendervene conto". Questa frase di colpì tantissimo, e a modo mio seguii questo consiglio. E per quanto mi riguarda, posso dire che aveva ragione. Eccome se ne aveva. I miei puntini si stanno unendo.


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